Finanza
Perché a natale si fanno i regali?
Nonostante i tempi che corrono, grandi e piccini sono sempre in attesa del Santo Natale, che resta ancora oggi la festività considerata più importante dalla maggior parte delle famiglie. Si tratta di un’occasione molto utile per stare tutti insieme e riscoprire il calore e l’affetto dei propri cari.
La città si veste di gioia e si riempie di luci sgargianti, ma le tradizioni non vengono mai lasciate in secondo piano. In particolare, l’usanza di farsi regali di ogni genere resta sempre molto trendy e costituisce una valida occasione per rendere felice una persona cara. Ma perché a Natale si fanno i regali? Tre sono le motivazioni principali e traggono le loro radici da una storia ultra-millenaria. Eccole qui di seguito. Intanto per capire veramente che tipo di regalo fare a Natale puoi visionare ideeregalonatale.biz
1. Saturnalia, i giorni di Natale degli antichi Romani
Forse non tutti sanno che gli antichi Romani, a modo loro, festeggiavano il Natale. Infatti, la celebrazione si concretizzava durante il periodo dei Saturnalia, che si tenevano tra il 17 e il 23 dicembre ed erano così denominati in onore di Saturno, uno degli Dei più adorati. Era un periodo di grande rinnovamento, un’occasione durante la quale era possibile riposarsi dalle fatiche del resto dell’anno.
I cittadini potevano dilettarsi con giochi e balli di ogni genere, riscoprendo l’essenza della propria civiltà. Oltre ai banchetti, gli esseri umani si scambiavano piccoli regali di buon auspicio, oltre ovviamente agli immancabili auguri. Erano doni simbolici come prodotti alimentali e statue di terracotta, nulla di costoso e sfarzoso. Ma erano propiziatori per giornate all’insegna della gioia e della tranquillità.
Inoltre, anche i bambini ricevevano numerosi doni in nome della Dea Strenia, come dolci di marzapane e giocattoli di ogni tipo. È proprio dai Saturnalia, che cadevano in occasione del solstizio d’inverno, che deriva il Natale così come oggi lo conosciamo, con l’opportunità di stare insieme ad amici e parenti verso la fine di ogni anno.
2. I Re Magi e la Natività di Gesù
Questa è una celebrazione sicuramente più nota rispetto ai Saturnalia degli antichi Romani. Tutti abbiamo sentito parlare della Natività di Gesù e la maggior parte delle persone che stanno leggendo conosce sicuramente questa storia religiosa e culturale di forte impatto, sotto tutti i punti di vista. La religione cristiana ci fornisce dunque una nuova spiegazione sull’usanza di fare regali a Natale.
Il primo dono è stato fatto da Dio, che ha regalato ai popoli la nascita e la conseguente resurrezione di Gesù. Il secondo dono è stato elargito proprio da Gesù, dato che ha sacrificato la propria vita per salvare quella di tutti coloro che credono in lui. Infine, bisogna prendere in considerazione i doni dei tre Re Magi, giunti a Betlemme per adorare Gesù e regalargli oro, incenso e mirra.
Non a caso, il Natale deriva proprio dalla Natività, sono due parole dalla stessa radice e dal significato complessivo molto simile. Inoltre, non bisogna dimenticare l’usanza della statuetta di Gesù Bambino da inserire nel proprio presepe nell’apposita culla proprio nella notte del 24 dicembre, vigilia della festività.
3. Santa Claus e le usanze medievali
Il terzo motivo per il quale durante le feste di Natale si fanno i regali è un po’ più recente rispetto ai due precedenti. Stavolta siamo nelle fasi conclusive del Medioevo, la cosiddetta età di mezzo durante la quale la storia dell’umanità ha vissuto una fase di sostanziale stagnazione. Più precisamente, siamo alle soglie dell’avvio dell’età moderna, con lo stile di vita che inizia ad avvicinarsi ai giorni nostri.
Proprio in questo periodo storico, la nascita di Gesù venne ricordata grazie all’opportunità di elargire doni ai più piccoli. Tutto ciò era dovuto anche al culto nei riguardi di San Nicola, vescovo turco che sapeva donare ai bambini buona parte della sua esistenza e realizzava numerosi miracoli.
Un uomo per bene, un vero santo che dall’antica Olanda fu esportato negli Stati Uniti e divenne Santa Claus. Da qui deriva l’attuale Babbo Natale, l’uomo dalla barba bianca e dal vestito rosso con bordi bianchi che ancora oggi dona regali ai bimbi che si sono comportati bene per tutto il resto dell’anno.
Tutte e tre le usanze citate hanno il loro fondamento e hanno contribuito a rendere l’usanza dei regali davvero immancabile. Ovviamente, non è necessario elargire doni materiali per rendere felice una persona. È sufficiente regalarle la propria presenza e manifestarle tutto l’affetto possibile.