Finanza

Lockdown: il boom dell’e-commerce trainato da Amazon, che vola anche in Borsa

Il lockdown è finito. Ma gli strascichi che si lascia appresso, non sono certo indifferenti: tutto il mondo, di fatto, vive e vivrà la più pesante recessione degli ultimi cento anni, a detta di alcuni esperti superiore a quella avvenuta nel secondo dopoguerra. I dati, d’altro canto, testimoniano come le misure di contenimento, tra cui l’indispensabile distanziamento sociale, abbiano lasciato il segno.

Il calo della produzione industriale è stato consistente. E molti lavoratori, purtroppo, hanno perso il proprio posto di lavoro o si trovano in cassa integrazione, ammortizzatore sociale che, con ogni probabilità, vedrà un aumento del numero di imprese che vi faranno ricorso nei prossimi mesi, quando – in base a quanto dichiarato da alcuni addetti ai lavori – la morsa del covid mostrerà i segni più pesanti dal punto di vista economico.

Crollano i margini di guadagno per le imprese, ma i colossi dell’e-commerce incrementano il proprio giro d’affari a tripla cifra percentuale

In questa fase di lockdown, però, non tutti i settori hanno accusato pesanti ribassi in termini di utili e ricavi. Il settore alimentare, ad esempio, ha dimostrato una forte resilienza, dato il prioritario ruolo sociale e vitale che svolge per la maggior parte delle persone. Non è un caso, di conseguenza, che molte catene di supermercati abbia fatto registrare un corposo segno positivo alla voce ricavi nei mesi di marzo ed aprile, in tono decisamente superiore rispetto ad un anno fa.

Le serrande abbassate dei negozi definiti “non essenziali”, ha portato gli utenti a sfruttare maggiormente il mondo dell’e-commerce, già da alcuni anni in rampa di lancio ed utilizzato dalla maggior parte dei consumatori di tutto il mondo. D’altro canto, l’unica via per reperire i beni non di prima necessità, anche se per qualche soggetto forse lo erano, era possibile solo affidandosi a questa società, i cui nomi, ormai, sono noti alla maggior parte dei cittadini.

Un processo, a detti di molti, che sarebbe diventato irreversibile col passare del tempo, ma che l’emergenza sanitaria non ha fatto altro che spingere ulteriormente. I dati, in tal senso, sono inequivocabili e testimoniano come uno dei periodi più bui della storia dell’umanità si sia rilevato decisamente profittevole per queste società: +162% di ordini rispetto al periodo marzo-aprile di soli dodici mesi fa.

Chi crede che il fenomeno sia dovuto esclusivamente all’impossibilità dei consumatori di raggiungere i punti vendita, per i divieti di circolazione o la momentanea chiusura degli stessi, potrebbe prendere un grosso abbaglio. Alcune società di ricerca, infatti, hanno svolto un’indagine di mercato ed hanno riscontrato come la maggior parte dei consumatori che hanno approcciato per la prima volta all’e-commerce, abbia dichiarato di voler ripetere l’esperienza anche in futuro.

I numeri da capogiro di Amazon

D’altro canto, la comodità di ricevere beni al proprio domicilio, evitando di doversi spostare in mezzo al traffico cittadino, è impagabile per la maggior parte degli utenti, attratti in primis, però, dai forti risparmi economici che, non di rado, questa società sono in grado di offrire. È notizia di questi giorni, inoltre, che una di esse, quella più nota e conosciuta nel mondo, aprirà ulteriori stabilimenti in Italia creando nuovi posti di lavoro.

È il caso di Amazon, il colosso dell’e-commerce, che ha fatto da traino all’intero settore anche durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. La creatura di Jeff Bezos, infatti, ha avuto un incremento di ordini del 40% rispetto a dodici mesi fa, con un aumento cospicuo dei ricavi in un periodo in cui, la maggior parte delle aziende, ha visto crollare i propri margini di guadagno.

Anche il titolo azionario della società statunitense, di conseguenza, è diventato particolarmente ambito nel mondo dei risparmiatori, dato non solo gli attuali significativi utili, ma le potenzialità future: una guida all’acquisto di azioni Amazon, ad esempio, può risultare particolarmente utile per capire se questo sia il momento propizio per allocare una parte dei risparmi nei titoli dell’azienda americana.

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