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Le migliori fake news del 2017 in Italia e nel mondo

Il 2017 è ormai terminato, per questo oggi vedremo le migliori fake news (notizie false) che sono uscite durante l’anno. Dalle false storie sulla salute alle previsioni apocalittiche, passando per distorsioni politiche, enormi animali fantastici e fotomontaggi, ecco una lista tra le bufale che hanno segnato il 2017, scopriamole insieme e soprattutto ve le ricordate tutte ?

Le migliori fake news del 2017

La donna musulmana davanti a Westminster

Uno degli esempi più eclatanti del 2017 è l’immagine della donna musulmana che guarda il telefono mentre cammina accanto alle vittime dell’attentato sul ponte davanti al Parlamento di Westminster a Londra, lo scorso 22 marzo. Una foto utilizzata sui social come dimostrazione dell’indifferenza degli islamici verso questi attacchi: si è poi scoperto che questa ricostruzione, del tutto falsa, era stata diffusa per prima da uno di quegli account vicini al Cremlino creati per interferire con la politica americana e britannica.

Presunte Apocalissi

Nel 2017 più che mai si sono susseguiti gli allarmi per presunte apocalissi in arrivo, teorizzate dal numerologo David Meade sulla base di cervellotiche interpretazioni dei testi biblici. Dopo la previsione iniziale di schianto tra Nibiru e la Terra per il 23 settembre, rivelatasi falsa, c’è stato prima un rinvio al 21 ottobre per un ritardo in una coincidenza interstellare, poi un recupero a gran velocità che ha anticipato la data al 15 ottobre e infine il gran finale per il 19 novembre. Cosa è rimasto di tutto ciò? Una foto sfocata di Nibiru, ovviamente falsa.

Notizie false sulla strage di Las Vegas

Rimanendo negli Usa, una circostanza che ha scatenato diverse fake news è stata la strage di Las Vegas di inizio ottobre. Proprio nei mesi in cui i big della tecnologia erano sotto attacco per il ruolo avuto nella diffusione di bufale, su Facebook e su Google News sono diventate popolari notizie palesemente false: prima sulla reale identificazione dell’autore della strage, poi sulla vicinanza a gruppi anti-Trump di Stephen Paddock, arrivando a legami mai confermati con l’Isis. Un così elevato numero di bufale aveva portato sia il New York Times che il Washington Post a realizzare lunghi articoli per smontare tutte le fake news circolate in quei giorni.

Bufale per la campagna elettorale

Da quando le bufale sono diventate oggetto di dibattito tra partiti, hanno acquisito sempre maggiore risonanza quelle a sfondo politico. Tanto per citare qualche esempio, nel corso dell’anno si è passati dalle donne islamiche con la museruola ai famigerati aumenti pensionistici da 300 euro, dall’avvelenamento dell’acqua alla nuova legge sulla prostituzione, dagli azzardati paragoni tra bambini non vaccinati e malati di Aids alle suore incinte a causa dei migranti, fino alla trasformazione del Colosseo in luogo di culto islamico.

La sorella della Boldrini che aiuta i migranti

La presidente della Camera è una della vittime preferite delle bufale sul Web: quest’anno era stata fatta circolare la notizia che la sorella gestisse diverse centinaia di cooperative per l’aiuto ai migranti. A smentire categoricamente la fake news era stata Laura Boldrini in persona ricordando come la sorella, morta anni fa, non si fosse mai occupata di migranti in vita sua.

Gli immigrati che hanno distrutto alberi di Natale in Europa

Un video che circola online da tempo mostra, apparentemente, un gruppo di musulmani che, all’interno di un centro commerciale, assaltano un albero di Natale. La prima comparsa online del filmato è stata attribuita, secondo quanto appurato da David Puente, sul suo blog alla pagina Facebook Avanguardia Nera, anche se le condivisioni sono state numerosissime e per quest’anno sembra che il picco virale abbia avuto origine dalla pagina Adesso Basta. Al momento comunque entrambe le condivisioni del video risultano rimosse da Facebook, ma il filmato resta disponibile su YouTube, sempre sotto forma di bufala.

Chi ha diffuso la bufala ha raccontato – inventandolo – che il filmato era stato ripreso in Europa, affermando che le immagini erano state raccolte in Francia (secondo alcuni) o in Svezia (secondo altri). Ma non è vero. Anzitutto, il video mostra un episodio accaduto nel centro commerciale Mail of Arabia al Cairo, in Egitto.

E soprattutto il gesto non voleva affatto essere aggressivo o violento contro le tradizioni cristiane, ma è un rito locale noto come Julgrandsplunding (traducibile come Saccheggio dell’albero di Natale) che avviene al termine delle feste nei Paesi del Medio Oriente, così come nell’Europa settentrionale. In sintesi, dagli alberi di Natale vengono tolte le decorazioni con l’obiettivo di donarle ai bambini.

Il mercatino degli Champs-Élysées non è stato cancellato 

A Parigi quest’anno non si terrà (almeno nella forma degli ultimi anni) uno dei più celebri mercatini natalizi, e secondo alcuni giornali come Libero Quotidiano si tratterebbe di una vittoria dell’Islam. Tuttavia l’interpretazione politico-religiosa di questo fatto (reale) non sembra essere la più corretta.

Come racconta Butac, il comune di Parigi già dalla scorsa estate ha negato il rinnovo della licenza all’imprenditore che ha gestito il mercatino degli Champs-Élyséesche dal 2008 al 2016. Il motivo ufficiale è che la fiera era ritenuta non all’altezza di rappresentare il Natale in una delle località più rinomate della Francia, e perciò il Comune ha deciso di riprendere il controllo diretto della manifestazione e ha dichiarato di volerla uniformare allo stile di altri eventi analoghi che si svolgono in altri punti della città.

Secondo gli ulteriori dettagli raccontati dal giornale francese The Local, uno degli elementi decisivi per il mancato rinnovo della licenza è l’eccessiva presenza di prodotti di origine cinese venduti nelle ultime edizioni, a discapito dei prodotti Made in France. Una decisione, insomma, più dalla parte del protezionismo che dell’apertura, molto lontana dall’essere considerabile pro-Islam.

Il prosecco che fa male ai denti

Nel 2017 le fake news hanno preso di mira anche alcune eccellenze italiane. L’autorevole Guardian ha attaccato il Prosecco sostenendo che facesse male ai denti, senza dare alcuna però spiegazioni in merito. Ma la motivazione potrebbe essere molto distante da un discorso sulle caratteristiche del vino: entrerebbe in gioco il protezionismo nei confronti di prodotti inglesi in vista dell’uscita del Regno Unito dall’Ue e della necessità di diminuire l’import dall’estero.

I video anti-islam ritwittati da Trump

Il presidente americano Donald Trump, dopo essersi attribuito la paternità del termine «fake news», ha continuato a utilizzarlo contro la stampa ritenuta ostile. Ma lo stesso Trump si è trovato coinvolto nella diffusione di bufale.

In particolare ha ritwittato tre video anti-islamici postati da una esponente dell’estrema destra britannica. Quello intitolato «Un migrante musulmano picchia un ragazzo olandese sulle stampelle» è stato subito bollato come falso dalle autorità e della polizia del Paese: l’aggressore è nato e risiede in Olanda, mentre non si hanno informazioni sulla sua fede religiosa.

Papa Francesco non ha detto di eliminare i simboli cristiani

Si tratta semplicemente di una falsa dichiarazione. Alcune pagine Facebook, a partire da Dimissioni e tutti a casa, hanno rilanciato a metà novembre una notizia infondata secondo cui Papa Francesco avrebbe dichiarato che “a Natale non bisogna ostentare i simboli cristiani, offendendo i nostri fratelli mussulmani”.

Non esiste alcuna fonte attendibile che abbia confermato o registrato una simile dichiarazione. L’ipotesi al momento ritenuta più probabile è che la bufala sia nata in seguito alla condivisione su un profilo Facebook di una presunta dichiarazione del pontefice. La frase infatti è comparsa online poche ore prima della bufala vera e propria, e con quest’ultima condivide anche l’utilizzo della doppia s nella parola musulmano (che è corretto, ma raramente usato).

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