Tecnologia e Internet
I segreti del Dark Social – tutto quello che dovete sapere per sfruttarlo al meglio
Il Dark Social, questo sconosciuto, eppure inconsapevolmente tutti lo pratichiamo e anche se adesso potreste vergognarvi come dei ladri non lasciatevi incantare dal nome perché questo potrebbe tornare utile anche per il vostro business.
Immaginate la scena: siete in ufficio e in un momento di noia, per evitare di crollare nella fase rem inizi a navigare nel mare del web, ecco che qui scovi un interessantissimo articolo per capire chi sei stato nella tua vita passata. Inizi a capire perché nell’attuale vita non te ne va bene una e devi assolutamente farlo sapere a tua madre, quindi copi l’URL dal browser e la incolli nel testo di una mail, congratulazioni, hai appena fatto del Dark Social.
Ricordatevi le parole di Alexis Madrigal, “Non c’è modo di inviare messaggi di posta elettronica o messaggi istantanei alle persone. Non ci sono utenti esperti che puoi contattare. Non ci sono algoritmi da capire“, questa è l’essenza del Dark Social
Ma andiamo con ordine, in questo articolo troverete tutto quello che dove sapere sul Dark Social, cos’è, perché e come sfruttarlo al meglio.
Cos’è il Dark Social?
Il termine Dark Social è stato coniato per la prima volta nel 2012 dall’ex vice direttore del The Atlantic, Alexis Madrigal in un suo articolo in merito. Il Dark Social non è altro che la condivisione di contenuti social attraverso altri canali privati come i programmi di messaggistica istantanea, le app di messaggistica (WhatsApp o Telegram) e la posta elettronica.
Niente di oscuro e terrificante, penserete, eppure è molto più difficile rintracciare i link condivisi con questi mezzi piuttosto che attraverso i social, per questo molti social media manager ignorano questa fetta invisibile di condivisioni che non passano per i social.
In altre parole, dark social descrive qualsiasi traffico web non attribuito a una fonte conosciuta, come un social network o una ricerca su Google.
Perché non si può ignorare il Dark Social
Nell’articolo di Alexis Madrigal è spiegato tutto alla perfezione, anche per quelli che non hanno familiarità con metriche e parametri capiranno perfettamente perché non si può ignorare il Dark Social.
La prima cosa che dovete ricordare che il primo fattore di condivisibilità è il contenuto, nessun contenuto buono porta inevitabilmente a nessuna condivisione, per quanto siano sofisticati i tuoi sforzi di ottimizzazione. Il secondo punto che sottolinea Madrigal è che la crescita dei social network non crea il social web, si sono solo strutturati i canali esistenti per monitorare le nostre interazioni sociali.
Se possiedi quindi un eccellente contenuto, continua a leggere perché hai bisogno del Dark Social Marketing per massimizzare la sua portata:
- Il Dark Social è ovunque, basta guadare i numeri, nell’ultimo anno e mezzo le condivisioni tramite il dark social proveniente da dispositivi mobile passano dal 53% del 2014 al 62% del 2016, l’altro 38% di clickback proviene da desktop.
- Il Dark Social ha un enorme impatto sul traffico. Se guardiamo il traffico di Facebook aggiornato a febbraio 2016 notiamo che solo l’11% delle condivisione mobili vengono originati da siti esterni e il 21% tramite lo stesso Facebook, il resto sono clickback generato dal dark Social.
- Il Dark Social è una spettacolare opportunità di marketing, i dati che emergono dal dark Social rappresentano gli interessi reali dei consumatori, con queste informazioni è possibile costruire un pubblico mirato e fedele.
- Il Dark Social raggiunge dati demografici unici, il 46% dei consumatori di età pari o superiore a 55 anni condivide solo tramite Dark Social, al contrario solo il 19% dei consumatori compresi tra i 16 e i 34 anni lo fa.
- Il Dark Social è prevalente in molti settori, ad esempio, se la tua attività è rivolta a finanziamenti personali, cibo e bevande, viaggi o ricerca esecutiva, oltre il 70% della condivisione sociale viene effettuata tramite dark social.
Come misurare il Dark Social
Chiunque pubblichi contenuti online sa che è importante sapere da dove provengono i loro lettori, se il 60% vengono dal dark social allora i social media manager devono essere in grado di rintracciare questi dati. La misurazione del Dark Social dovrebbe essere parte integrante della formazione degli esperti, ecco alcune tattiche e strumenti per fare questa misurazione.
- Accorcia gli URL: utilizzare URL abbreviati per i link in uscita tuo contenuto permette di ottenere un’analisi più approfondita dei tassi di coinvolgimento. Questa abbreviazione ti permette di tracciare i clic in tempo reale (esclusi i clic dai bot).
- Semplifica la condivisione: organizza con cura i pulsanti di condivisione sul tuo sito Web in modo che siano facilmente individuabili dai visitatori. La raffinatezza dei pulsanti di condivisione deve corrispondere alla qualità dei tuoi contenuti.
- Usa i Dark Social Tools: esistono molti strumenti che consentono ai professionisti del marketing di tracciare le oscure origini del traffico e analizzarne i risultati. Tra queste troviamo Po.st, ShereThis, GetSocial.io.
- Guarda le altre piattaforme: una delle cose che puoi fare per smascherare l’origine del traffico oscuro è controllare un picco simultaneo nel traffico di link provenienti da Facebook o Reddit.