Finanza
I mercati Otc e quello spot nel forex
Si parla spesso e volentieri di mercati regolamentati e delle differenti modalità di acquisto e scambio attraverso canali non sempre istituzionali. È infatti prassi ormai consolidata, la possibilità, per qualsiasi tipologia di prodotto, comprese le valute nazionali, di rivolgersi al mercato istituzionale o a quello Otc, ovvero un mercato parallelo molto semplice, che segue l’ unica regola veramente valida sul mercato, quella della domanda e dell’ offerta.
Il mercato Otc è infatti un luogo virtuale, una piazza delocalizzata, dove un individuo decide di mettere in vendita un titolo, un bene, un’ obbligazione o una valuta, fissandone il proprio prezzo di riferimento; all’ offerta si affiancherà una domanda che, se in termini assoluti di valori andrà ad essere uguale, si fonderà alla prima, rendendo eseguita quell’ operazione di scambio.
Nel forex, cosi facendo si accede al cosiddetto mercato spot, ovvero un insieme di transazioni tra privati senza nessun tipo di mediazione.
Diversi intermediari online forniscono questo tipo di operatività, che spesso solleva più paure e perplessità di quante in effetti bisognerebbe avere, visto che gode di un vantaggio non indifferente, ovvero un margine di manovra più ampio per quel che concerne la quotazione dell’oggetto di contrattazione.
È vero che un mercato non regolamentato può fare paura, ma se nella piazza istituzionale, il valore della compravendita viene sicuramente influenzato, ed anche in maniera molto decisa, da miliardi di transazioni finanziarie, magari poste in essere da un unico gruppo, nei mercati Otc e nel mercato spot che interessa in forex, pur partendo dalla quotazione rilevata durante la sessione, il prezzo rimane libero e liberamente fissabile dalle parti.
Logica conseguenza sarà uno scostamento comunque minimo dagli indici di riferimento o, per particolari prodotti, dai sottostanti, ma l’ arbitrio dell’ operazione tra privati rimane; i trader di lungo corso sanno che sulle operazioni in leva o marginalità, anche un punto di spread può fare la differenza, tra la copertura attiva della movimentazione ed un segno rosso sul proprio estratto conto.
Il mercato Over The Counter nasce nella borsa di Chicago, dal fatto che dopo la fine delle contrattazioni, tutti gli operatori continuavano i propri affari in una saletta privata o anche davanti ad un bancone del bar; l’esigenza di fissare magari tra privati la quotazione diventa istituzionale nel 1990, attraverso il varo di un sistema elettronico di scambi, capace di annullare il timore di diversi operatori del settore, circa l’arbitrarietà delle quotazioni fissate dai privati.
In una economia in continuo movimento, il mercato Otc e spot del forex rappresentano due dei pochi momenti di libertà, durante i quali gli operatori ed i traders possono contrattare liberamente qualsiasi tipologia di azione, valuta e obbligazione, avendo si come riferimento i reali valori di mercato, ma ben sapendo di poter inserire e far dipendere la propria quotazione di entrata nel mercato, anche e soprattutto da valutazioni proprie che, nel regolamentato, sono impossibili da fare valere.