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Disney, avviate le trattative per acquistare la Fox
Disney è in trattativa per acquisire gran parte di 21st Century Fox. Bob Iger e Rupert Murdoch, rispettivamente CEO di Disney e Fox, si sono già incontrati per definire l’operazione.
Un accordo simile rivoluzionerebbe l’industria dei media alle prese con la crescente concorrenza della Silicon Valley, e soprattutto di Netflix.
L’acquisizione sarebbe molto importante poiché riguarderebbe molti settori chiave di Fox. Si parla degli studi cinematografici, dei network FX e National Geographic e anche di tutte le proprietà internazionali.
Disney potrebbe dunque aggiungere ai suoi asset lo studio cinematografico della Fox e anche tutto il reparto di produzioni televisive, mentre non sarebbe interessata ai canali tv del gruppo in quanto tali. Questo anche in ottica di uno sviluppo ulteriore della propria piattaforma di contenuti originali: poco tempo fa il gruppo di Topolino aveva annunciato la volontà di togliere i propri titoli da piattaforme come Netflix per creare il proprio broadcaster on demand.
Un’acquisizione significherebbe che oltre alle proprie produzioni e a franchise come Pixar, Star Wars e Marvel, la piattaforma potrebbe offrire anche l’immenso catalogo di Fox che detiene inoltre alcuni diritti molto allettanti: per il cinema citiamo ad esempio “Avatar”, “Alien”, “Predator” e “Il pianeta delle scimmie”, a cui si aggiungono i film e le serie TV ispirate ai personaggi degli “X-Men”, che tornerebbero così ad essere gestiti direttamente, come tutte le altre produzioni basate sui fumetti Marvel.
Un’intesa consentirebbe a Disney di mettere appunto le mani sui supereroi di Marvel. Si tratterebbe di un accordo miliardario e proprio sul prezzo, oltre che su altri componenti chiave dell’intesa, si sarebbero interrotte. Per Disney l’acquisizione sarebbe utile per delineare la successione all’amministratore delegato Bob Iger e per rafforzarsi a livello internazionale.
Gli X-Men potrebbero quindi rientrare nel Marvel Cinematic Universe, dal quale sono fino ad oggi rimasti esclusi (basti pensare al personaggio di Pietro Maximoff, “Quicksilver”, interpretato da attori differenti in “Avengers: Age of Ultron”, “X-Men: Giorni di un futuro passato” e “X-Men: Apocalisse) proprio perché i diritti sono in mano a Fox. Per motivazioni analoghe si potrebbe pensare ad un rilancio di “I Fantastici 4” (l’ultima produzione Fox è stata un notevole insuccesso).
Uno dei punti di forza di Fox è per la società di Topolino la sua esposizione sui mercati stranieri, con la quale Disney si troverebbe a poter competere maggiormente con Netflix. Ma anche l’accesso a ulteriori contenuti per il servizio di streaming che Disney punta a lanciare nei prossimi due anni.
Da parte sua, Fox sembra aver capito che sarebbe impossibile reggere la competizione su una scala sempre più grande, così com’è imposta dall’attuale scenario dell’intrattenimento, e quindi preferirebbe concentrarsi sui core business legati ai suoi marchi Fox News, Fox Business e Fox Sports. Ancora incerto invece il destino dei canali internazionali Fox, National Geographic e in ultima battuta del gruppo paneuropeo Sky(presente in Regno Unito, Italia e Germania, la sua fusione con 21st Century Fox è al centro in questi mesi di ulteriori trattative soprattutto con l’antitrust): Disney sarebbe infatti interessata all’esposizione internazionale proposta da questi marchi.
Dall’acquisizione rimarrebbero invece escluse le attività legate al mondo dell’informazione e lo sport. La motivazione è legata alle normative antitrust. Disney è proprietaria di ABC News e di ESPN: concentrare anche le relative controparti di Fox creerebbe un accentramento che le autorità difficilmente vedrebbero di buon occhio. 21st Century Fox si riproporrebbe quindi in una versione più “snella”, incentrata proprio su news e sport.
A motivare questa decisione vi sarebbero anche le difficoltà incontrate da Murdoch nell’acquisizione del restante 61% di Sky Plc. Le autorità britanniche hanno avanzato molti dubbi su questa operazione.
Si teme che l’acquisizione di Sky da parte di 21st Century Fox possa aumentare la capacità di Murdoch di influenzare l’agenda globale delle news e la loro capacità di influire sul processo politico. Il via libera sembra ancora molto lontano e questo avrebbe spinto Murdoch ad aprire le trattative con Disney.
I rumors sulle trattative sono stati una doccia fredda per l’industria del media, colta alla sprovvista da una mossa audace di Fox. Dall’accordo con Disney, la società di Murdoch resterebbe con le attività dell’informazione e dello sport.
Le trattative nascerebbero dalla consapevolezza del management di Fox del fatto che nell’industria media la dimensione e la scala importanti: un gruppo più concentrato sull’informazione e sullo sport potrebbe competere in modo più efficace.
Secondo quanto riporta Cnbc, le trattative sarebbero una reazione di Fox alle difficoltà per l’acquisizione di BSkyB, accordo che appare sempre più lontano e sul quale la fiducia sta svanendo.
Secondo alcune fonti, in ogni caso, le trattative svoltesi nei mesi passati fra i due gruppi sarebbe in questo momento ferme e i rappresentati sia di Disney sia di Fox non hanno rilasciato commenti a riguardo. L’eventualità di questa fusione dalle proporzioni epocali, in ogni caso, ieri ha fatto salire le azioni di entrambe le aziende in borsa.