Lavoro e formazione

Come fare domanda di disoccupazione all’INPS

Esistono diverse metodiche per inviare all’INPS la propria richiesta di disoccupazione detta NASpI e in questa guida andremo a vedere quali sono mettendo in luce quali sono i più vantaggiosi per il lavoratore.

Nel dettaglio cercheremo di capire cosa precisamente significa percepire la NASpI, cosa è quindi di preciso questo servizio di supporto al reddito del lavoratore e quando, dove e come effettuare la richiesta di indennità di disoccupazione NASpI.

Vedremo quali sono i requisiti minimi per potervi accedere e quali i motivi della sua decadenza, come si calcola l’effettivo importo mensile e per quante mensilità esso verrà erogato.

Cos’è l’indennità di disoccupazione NASpl

L’indennità di disoccupazione NASpI è una prestazione a sostegno del reddito dei lavoratori con contratto subordinato, di cui fanno parte anche gli apprendisti e i soci di cooperativa,  attivata dal 1° maggio 2015. Nello specifico è un assegno mensile che l’INPS versa ai contribuenti che hanno ottenuto i recquisiti specifici per accedere al servizio.

La NASpI per un lavoratore che ne ha diritto sarà pari al 75% della retribuzione mensile imponibile che si riceveva, su un importo di riferimento rivalutato annualmente dall’INPS e valutato per il 2019 in 1221,44 euro.

Se la retribuzione media mensile percepita è superiore a tale importo stabilito per leggere il lavoratore percepirà il 75% dell’importo valutato sull’importo di riferimento annuo al quale verrà sommato il 25% della differenza in eccesso

L’importo NASpI non può superare i 1.314,30 euro al mese e la durata in settimane sarà pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.

Come presentare domanda

La domanda NASpI può essere presentata facilmente tramite l’ausilio di un patronato CAF oppure, in maniera più conveniente, in modalità telematica attraverso il sito INPS, attraverso un pin alfanumerico personale di tipo dispositivo richiedibile, anche, tramite il contact center INPS. Esso oltre a fornire il Pin per l’accesso online fornirà, a coloro che ne abbisognano, anche tutte le informazioni per presentare una domanda impeccabile, qui sono listati tutti i contatti per contattare l’ente per chi chiama da fisso o da cellulare.

Presentare la domanda tramite contact center è conveniente in quanto il patronato CAF tratterà una percentuale, minima, dal compenso mensile del lavorator per pagare il proprio servizio.

Anche online si potrà accedere alla richiesta di indennità di disoccupazione NASpI in maniera del tutto gratuita seguendo dei semplici passaggi come l’inserimento del proprio PIN dispositivo per l’accesso alla propria area personale, cercare la dicitura di prestazione a sostegno del reddito e cliccare su NASpI.

È importante ricordarsi di avere a portata di mano il proprio contratto di lavoro, il proprio documento e l’indirizzo bancario sul quale si vuole far accreditare l’indennità mensile.

Requisiti per accedere

La NASpI o indennità mensile di disoccupazione spetta ai lavoratori il cui rapporto si sia interrotto per licenziamento e non spetta, quindi, a coloro che si dimettono. Non spetta altresì ai lavoratori che appartengono alle categorie dei dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo indeterminato e agli operai agricoli assunti con contratto a tempo indeterminato o determinato.

La domanda per l’indennità di disoccupazione NASpI deve essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro. Uno dei requisiti è aver maturato un minimo di trenta giorni lavorativi, anche non consecutivi, faranno fede le giornate di effettiva presenza a lavoro a prescindere dall’orario effettuato e aver versato nei quattro anni precedenti il periodo di disoccupazione almeno tredici settimane effettive di contribuzione.

La NASpI spetta a decorrere dal giorno successivo alla presentazione della domanda e in nessun caso prima dell’ottavo giorno successivo alla cessazione del contratto lavorativo di dipendente subordinato. Il primo e più importante prerequisito è dimostrare di essere disoccupati infatti la NASpI cessa se il lavoratore trova un altro impiego per un tempo minimo di sei mesi o se va in pensione.

L’assegno di disoccupazione spetta alle madri che hanno presentato le dimissioni durante il periodo di maternità poiché in questo caso le dimissioni sono annoverate come dimissioni per giusta causa così come sono riconosciute per giusta causa le dimissioni intercorse per comprovati problemi lavorativi come il mancato pagamento delle mensilità spettanti al lavoratore da parte dell’azienda.

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