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Chelsea, ecco quali sono stati i colpi di mercato più costosi
Nel corso degli ultimi tempi si parla sempre di più del passaggio di proprietà che sta avendo ad oggetto una delle compagini inglesi più famose, ovvero il Chelsea. Ci sono tanti appassionati di pronostici oggi che sono convinti che già nella prossima stagione i Blues potranno dire la loro in Champions League e provare a riprendersi lo scettro che quest’anno hanno lasciato per strada, sconfitti ai quarti di finale dal Real Madrid di Carlo Ancelotti.
Aspettando che si concretizzi il passaggio di consegne a livello societario, proviamo a dare uno sguardo, un po’ nostalgico per certi versi, ai colpi di mercato che sono stati messi a segno nel corso degli ultimi anni dal Chelsea. Ce ne sono alcuni, in effetti, che hanno davvero spiazzato tutti gli addetti ai lavori.
Abramovich ha cambiato la storia del Chelsea
Non si può certamente far finta di nulla, dal momento che il Chelsea è stato in tutto e per tutto rivoluzionato dall’arrivo di Roman Abramovich come patron. Il magnate russo, infatti, ha portato il club londinese a vincere davvero tutto, visto che sono 21 i titoli complessivamente che sono entrati a far parte della storia del club, spendendo cifre astronomiche, ovvero oltre 2340 milioni di euro. Investimenti incredibili, che di fatto hanno costretto a richiedere l’autorizzazione al governo inglese per la vendita del club.
Dall’estate del 2003 in avanti
Abramovich arriva a Londra nell’estate del 2003: secondo la leggenda, pare che si sia letteralmente innamorato di Stamford Bridge sorvolandoci sopra con il suo elicottero. L’obiettivo, oltre a saldare i debiti lasciati dal precedente proprietario, è anche quello di fare in modo che i Blues possano essere immediatamente competitivi. Per questo, investe subito 170 milioni di euro sul mercato, con la squadra guidata da Claudio Ranieri che diventa una candidata per il titolo, che poi effettivamente vincerà.
Da notare come il primo colpo di mercato sia Glenn Johnson, arrivato per poco più di 8 milioni di euro dal West Ham. Poi arrivano anche i fuochi d’artificio veri e propri, come l’acquisto di Damien Duff dal Blackburn per 24.5 milioni di euro e l’ondata di nomi famosi, che comprende Veron, Crespo e Makelele, giusto per citarne alcuni.
Veron arriva dal Manchester United per una cifra di poco inferiore ai 22 milioni di euro, Joe Cole dal West Ham vale altri 10 milioni di euro. Hernan Crespo dall’Inter è costato 26 milioni di euro: Abramovich pesca a piene mani dalla serie A, comprando pure il rumeno Mutu per altri 19 milioni di euro dal Parma.
Gli anni successivi
Nella stagione 2004-05 arriva il colpaccio che porterà i Blues ad essere una delle regine in Europa, ovvero Didier Drogba, che il Chelsea compra dell’Olympique Marsiglia per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. Un investimento pazzesco, che però è valso tutti i soldi spesi, dato che l’ivoriano è diventato uno dei migliori centravanti di tutto il mondo.
Abramovich decide poi di fare spese anche dal Porto, comprando in blocco Ricardo Carvalho e Paulo Ferreira per 50 milioni di euro complessivi. Un altro botto nella stagione successiva, quando a centrocampo viene inserito Michael Essien, che arriva per 38 milioni di euro dal Lione. Nel 2006/07 ecco un altro colpaccio, con Shevchenko che cambia maglia e da Milano vola fino a Londra dai Blues per 43,8 milioni di euro.
Dopo qualche anno con colpi un po’ meno roboanti, ecco che nella stagione 2010/11 si ricomincia a fare sul serio, visto che sulla panchina dei Blues siede nientemeno che Carlo Ancelotti e a rinforzare il Chelsea arriva Fernando Torres dagli acerrimi rivali del Liverpool per ben 58,5 milioni di euro. Altri botti di mercato? Hazard dal Lille, Oscar dall’Internacional, Willian dall’Anzhi, Diego Costa dall’Atletico Madrid, Cesc Fabregas dal Barcellona, Kanté dal Leicester, Morata dal Real Madrid e David Luiz dal Psg, Rudiger dalla Roma: tutti investimenti ben sopra i 30 milioni di euro.