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Differenza tra Fibra Ottica e ADSL, pro e contro. Cosa scegliere?

Fibra ottica, ne sentiamo parlare quotidianamente. Di cosa si tratta esattamente? Proviamo a vederci chiaro e analizziamo l’attuale situazione per consigliare la migliore connessione dati. Durante la scelta della nostra linea, dobbiamo tener conto di alcuni punti chiavi: come tutelarsi? Qual è la Differenza tra Fibra Ottica e ADSL?

L’Italia si sta rapidamente adeguando al resto dell’Ue, aumentando la disponibilità di reti a banda larga e migliorando il livello di copertura della connessione dati. Attualmente solo una piccola percentuale di famiglie italiane utilizza connessioni superiori a 30 megabit al secondo (contro il 26% dell’Ue-28), la cifra si abbassa notevolmente se parliamo di connessioni superiori a 100 mbps (9% nell’Ue-20).

La Svezia è la nazione numero uno in Europa in quanto a velocità media di connessione, con oltre 18 Mbps; è preceduta dalla Corea del Sud con più di 21 Mbps, che si classifica in vetta alla statistica mondiale. Dov’è posizionata l’Italia? Attualmente si trova al 25° posto (su un totale di 28 Paesi), un risultato tutt’altro che positivo. Puntare sulla diffusione della banda ultra larga risulta di vitale importanza per portare i servizi della PA digitale in Rete, consentendo alle PMI maggiori investimenti sull’e-commerce, al fine di aumentare l’export.

La fibra ottica italiana percepirà il suo picco massimo nel 2020, in linea con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea; lo scopo è quello di raggiungere almeno il 50% della popolazione, garantendo una connettività minima di 100 mega ed una totale con connettività pari a 30 Mega.

Differenza tra Fibra Ottica e ADSL, pro e contro. Cosa scegliere?

Gli operatori telefonici si sfidano a colpi di offerte; una gara senza sosta per offrire la fibra ottica più invitante. Piani tariffari accattivanti, velocità ultra migliorata sia in download che in upload, prezzi accessibili ed una valanga d offerte. Quanto c’è di reale? Attualmente i pacchetti si riferiscono ai valori stimati, poiché non siamo in grado di garantire la banda minima. La maggior parte della clientela non conosce oltretutto le tecnologie miste fibra ottica doppio rame. Di cosa si tratta? I provider parlano di fibra, in realtà ciò che offrono è una rete c.d. ibrida (particolarmente diffusa sul territorio italiano), ovvero con cavo composto da fibre che partono dalla centrale dell’operatore per approdare ad un punto di destinazione. Più la fibra ottica giunge nelle vicinanze dell’utilizzatore finale, tanto più il servizio offerto sarà performante, con un’elevata velocità di connessione.

Tra la centrale e la casa del cliente potrebbero tuttavia intercorrere varie interruzioni e passaggi del segnale da fibra a doppino in rame classico; ciò influirebbe sicuramente in modo significativo sulla qualità della connessione.

Pro e Contro delle nuove tecnologie Fibra

La connessione da rete fissa è composta da cavo generalmente interrato che collega la dimora (o l’azienda) dell’utente alla centralina telefonica di prossimità, tecnicamente chiamata cabinet. La cabinet è a sua volta collegata alla centrale principale. La maggior parte degli operatori telefonici italiani gioca proprio su questo, ovvero portare la connessione in fibra ottica vicino l’utenza, senza però raggiungerla in modo esclusivo. I cavi utilizzati per coprire le due tratte danno il nome al tipo di collegamento, che viene indicato con due terminologie differenti:

  • FTTS (ovvero Fiber to the Street) indica il collegamento nel quale la Fibra ottica parte dalla centrale e giunge fino al cabinet, conservando il doppino in rame per coprire esclusivamente l’ultimo tratto. La lunghezza è solitamente inferiore ai 250 metri (tratto che va dal cabinet alla casa dell’utente).
  • FTTH (ovvero Fiber to the Home) definisce invece il collegamento dove la Fibra ottica copre entrambe le tratte, partendo dalla centrale e arrivando fino all’interno dell’abitazione dell’utente (o dell’intero edificio richiedente, in questo caso prende il nome di FTTB, Fiber to the building).

Detto ciò il concetto è chiaro: quanto meno rame si ha necessità di utilizzare in una linea di connessione da rete fissa, tanto più performante sarà la linea stessa. Ciò significa che le scelte FTTH e FTTB rappresentano le soluzioni più performanti e resistenti in assoluto, ahimè sono attualmente le meno diffuse nel commercio italiano.

E’ inoltre importante tener conto della qualità della connettività, che per lavorare bene deve essere in grado di raggiungere performance di download e upload bilanciate (le connessioni con cavi in fibra vengono chiamate “simmetriche” poiché offrono velocità pressoché identiche). La scarsa capillarità della rete inibisce tuttavia la resa sul territorio nazionale. Il problema principale influenza soprattutto la fase di upload, ovvero quando necessitiamo di inviare file particolarmente voluminosi.

Le connettività ibride (FTTS) sono infatti di tipo asimmetrico, ovvero caratterizzate da velocità tra download e upload molto differenti tra loro. Ciò influisce sulle tariffe per il servizio, in questo caso estremamente variabili: più basse per quelle sbilanciate, più elevate per quelle bilanciate (fibra vera). Le attuali connessioni internet necessitano di un’elevata ampiezza di banda, utile al fine di migliorare le performance multimediali tipiche degli avanzati siti web. La maggior parte dei filmati, delle animazioni, delle applicazioni e dei file audio, richiede un elevato scambio dati. Possedere un collegamento veloce migliora significativamente la navigazione casalinga. L’utilizzo della banda larga non interessa esclusivamente l’ambito professionale, anche gli utenti privati cercano prestazioni ottimali.

Consigli prima di scegliere l’operatore telefonico

Differenza tra Fibra Ottica e ADSL, pro e contro. Cosa scegliere? Prima di firmare un contratto, prenditi un momento per valutare questi fattori:

  • La velocità dell’ADSL viene misurata in Mbit/s e si distingue per velocità di download e velocità di upload: la prima indica la velocità di ricezione dati da internet; la seconda si riferisce alla celerità di trasmissione dati verso internet. Individua la velocità indicata dall’operatore scelto, il download è in genere più veloce dell’upload.
  • Se stai pensando di accettare un’offerta con connessione a Fibra ottica, informati sulla distanza percorsa dal punto di allacciamento più vicino, ciò risulta estremamente importante al fine di evitare spiacevoli disagi.
  • Prendi in considerazione ogni dettaglio incluso nell’offerta Fibra, non lasciarti abbagliare da condizioni apparentemente imperdibili. Inizialmente ogni operatori attrae l’utente con sconti applicati per un anno (o sei mesi) che, in caso di recesso prima degli obblighi contrattuali, vengono recuperati dalle compagnie, trasformandosi in cavilli penali con costi anche molto salati.
  • Approfitta piuttosto delle promozioni a prezzo bloccato; sarai certo di ciò che pagherai, senza spiacevoli sorprese. Le offerte promozionali sono caratterizzate da prezzi accattivanti (mini-cifre come 15 Euro mensili), che arrivano a costare anche il doppio al termine del periodo di sconto. Meglio orientarsi su pacchetti con prezzi lievemente superiori ma bloccati nel tempo. Informati sempre su condizioni e durata delle promozioni.

Ricorda, solitamente il costo  mensile indicato nelle offerte (se non espressamente scritto), non include alcune spese aggiuntive, come:

  • Costi di attivazione per una nuova linea o per il passaggio ad altro operatore
  • Costi di disattivazione per l’operatore precedente
  • Servizi accessori
  • Noleggio del modem (è possibile evitarlo quando l’offerta in questione non richiede dispositivi specifici)

Che fare se la Fibra non funziona?

Sei deluso dal tuo operatore? La velocità di connessione lascia a desiderare? I costi sono differenti da ciò che ti aspettavi? Se noti parametri sospetti diversi da quelli indicati nel contratto accettato, scarica e utilizza Ne.Me.Sys per verificare la situazione. Si tratta di un programma gratuito che testa velocità e qualità internet fornita dall’operatore scelto.

Ne.Me.Sys rilascia una certificazione ufficiale, con valenza legale per reclamare l’offerta accettata. E’ stato realizzato dall’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), proprio per tutelare gli utenti italiani in caso di malfunzionamento o poca chiarezza da parte del provider. Puoi presentare la certificazione ottenuta accompagnata al reclamo direttamente al gestore; se quest’ultimo non migliorerà la situazione garantendo i parametri minimi promessi dopo 30 giorni, potrai recedere dal contratto, cambiando provider, a costo zero.

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