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Altro che addio, Nintendo continuerà ad investire nel 3DS

Con l’incredibile successo di Nintendo Switch che in poco tempo è riuscita ad affermarsi prepotentemente sul mercato di molti Paesi, surclassando le console degli altri concorrenti, molti fan si stavano chiedendo se l’azienda nipponica non stesse seriamente prendendo in considerazione l’eventualità di dire addio al Nintendo 3DS.

Si tratta della prima console Nintendo appartenente all’ottava generazione. Fece il debutto ufficiale sul mercato nel febbraio 2011 in Giappone, per poi essere lanciata nel resto del mondo. Nintendo 3DS ha venduto 71,99 milioni di unità (dato aggiornato a gennaio).

Nintendo continuerà ad investire nel 3DS

A fugare ogni eventuale dubbio a tal proposito ci ha pensato Tatsumi Kimishima, CEO di Nintendo, che in lungo comunicato stampa ufficiale, ha ribadito l’impegno di continuare a supportare il Nintendo 3DS. “Nonostante le vendite siano in calo rispetto allo scorso anno, i risultati delle vendite nelle festività natalizie hanno mantenuto livelli stabili. […] la famiglia di hardware della console Nintendo 3DS ha continuato a vendere in modo costante senza perdite rilevanti anche dopo l’uscita di Nintendo Switch”.

Le vendite sono andate meglio del previsto

Approfondendo meglio i dati, viene fuori anche il numero software venduti negli ultimi tre anni nei principali mercati, cioè Giappone, Stati Uniti e Europa. Da questi, è possibile dedurre che le vendite nel corso del 2017 sono davvero impressionanti (superando quelle del 2015), nonostante non raggiugano i livelli di quelle del 2016. Due anni fa raggiunsero il picco soprattutto grazie all’uscita di titoli accattivanti ed evergreen come Pokémon Sole e Pokémon Luna.

In progetto ci sono nuovi software, parola di Kimishima

In conclusione, Kimishima rassicura tutti i fan del Nintendo 3DS, spiegando che: Stiamo continuando a sviluppare nuovi software. Riteniamo infatti che sia importante sfruttare il grande numero di titoli della serie Nintendo 3DS. In modo da incentivare le vendite dei possessori della console, così come dei consumatori che hanno recentemente acquistato l’hardware”.

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