Tecnologia e Internet
Facebook: arrivano gli articoli a pagamento
Facebook ha da poco rilasciato una nuova e importante novità ovvero gli articoli a pagamento. Inizia da Android il rilascio degli articoli a pagamento sul social network: 10 le testate coinvolte tra Stati Uniti ed Europa, Italia compresa.
Dopo i precedenti annunci, tutto procede secondo i piani: gli Instant Article (gli articoli super-veloci) a pagamento, arrivano sull’app del social network. La prima fase di test prevede il coinvolgimento degli utenti Android, ma presto si espanderà anche sulle altre piattaforme.
Il funzionamento, spiegato in un comunicato ufficiale, non tradisce quanto anticipato nell’ultimo periodo: il paywall negli Instant Article funzionerà sia per i “modelli metered”, cioè a numero definito di articoli.
La transazione avverrà sul sito dell’editore e, come era stato detto, sarà lui a trattenere il 100% dei ricavi.
Il rapporto tra editore e abbonato funzionerà esattamente nello stesso modo in cui avviene oggi sul sito dell’editore, dove quest’ultimo ha accesso diretto e completo controllo, tra le altre cose, sull’impostazione dei prezzi e la proprietà dei dati degli abbonati.
E se qualcuno fosse già abbonato al sito o all’applicazione dell’editore potrà autenticarsi all’interno degli Instant Article per ottenere l’accesso completo agli articoli di quell’editore.
Il social network ha deciso di sperimentare anche altre funzionalità che possano portare agli editori ulteriori abbonamenti, prima che una persona raggiunga il paywall. Queste novità comprendono una Call to Action (CTA), che apparirà all’interno degli Instant Articles, simile a altre CTA come “Email Sign-Up” (per iscriversi alle newsletter) o “App Install” (per installare l’App).
Facebook cercherà di portare alle testate nuovi abbonati con varie operazioni, dalla Call to Action che apparirà all’interno degli Instant Article, al pulsante “Abbonati” che sostituirà quello dedicato al “Mi piace” nell’angolo in alto a destra di un articolo.
In Italia, le prime testate a prendere parte dell’iniziativa saranno La Repubblica e La Stampa, mentre il tutto il mondo saranno coinvolte Bild, The Boston Globe, The Economist, Hearst (The Houston Chronicle e The San Francisco Chronicle), Le Parisien, Spiegel, The Telegraph, Tronc (The Baltimore Sun, The Los Angeles Times e The San Diego Union Tribune) e The Washington Post.